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23 jul 2012

Volare e l'interlingua

Continuando con le riflessioni sulla correzione degli errori c'è un manuale sul mercato che molti di voi conoscerete: Volare. Corso di italiano. Libro per lo studente di Piero Catizone, Christopher Humphris e Micarelli Luigi, Alpha & Beta (4 volumi, il volume I, edito nel 1997). Questo manuale, senz'altro rivoluzionario, risponde a una metodologia molto ben precisa e spiegata dagli autori in tutti i dettagli nell'Introduzione di ognuno dei libri.
Loro si basano sul concetto di interlingua, ovvero la lingua utilizzata da ogni singolo studente che non è più la propria lingua madre ma neanche la lingua d'arrivo e quindi, piena di errori e inferenze ma sono le conoscenze in costante evoluzione che l'alunno possiede e sulle quali il docente deve lavorare. L'interlingua è tutto quello che lo studente conosce e non conosce, ciò che è capace di saper fare e tutto ciò che non è ancora in grado di utilizzare.
Gli autori di Volare hanno saputo perfettamente elaborare un manuale che rispetta in tutto e per tutto, l'interlingua degli studenti di italiano.
È un manuale che, confesso, non mi sono mai azzardata ad adoperare nella sua totalità nelle mie lezioni perché avevo paura che gli studenti spagnoli che frequentano la scuola dove insegno rifiutassero un manuale di questo tipo dove non ci sono tabelle grammaticali né esercizi tradizionali.
Ma dopo le ricerche sull'uso cotidiano della lingua del metodo comunicativo e le riflessioni sulla persona dell'approccio umanistico-affettivo, la scoperta dell'interlingua e un manuale come questo hanno rappresentato per me un totale cambiamento di rotta nel mio modo di insegnare italiano.
Qualcuno di voi conosce questo metodo? L'avete mai adoperato?

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