Persone interessate

31 ago 2012

Grammatica valenziale: una scoperta!


Non vi è mai successo di spiegare un argomento in un determinato modo e scoprire che anche un'altra persona che ammirate lo fa come voi? A me è successo con Francesco Sabatini e la grammatica valenziale. Io non sapevo nemmeno che venisse chiamata così ma cercando e ricercando, ho scoperto che la grammatica valenziale è un modello di descrizione della frase diverso da quello tradizionale. Elaborato inizialmente dal linguista franceseTesnière (1893-1954), è stato sviluppato in molti studi recenti, vincolando il concetto di sintassi al concetto di semantica, il che permette di studiare la grammatica partendo dal lessico. Secondo la grammatica valenziale al centro della frase c’è il verbo e ad esso sono attaccati gli argomenti (o attanti), cioè gli elementi strettamente necessari per completare il significato del verbo stesso. La proprietà del verbo di aggregare gli elementi di base della frase viene chiamata valenza: da qui l’espressione grammatica valenziale.


In Italia, il linguista che più ha approfondito la grammatica valenziale e la sua applicazione nella scuola superiore è, appunto, Francesco Sabatini. Nel seguente video, presenta il suo libro (F. Sabatini et alii, Sistema e testo. Dalla grammatica valenziale all'esperienza dei testi. Loescher 2011) e spiega chiaramente come insegnare e capire questo metodo.

Concretamente, ai miei alunni spagnoli, io ho sempre spiegato il complemento diretto riferito a persona e come distinguerlo dal complemento di termine in un modo simile a come lo fa il grande Sabatini. Il mio compito per il ritorno a scuola quest'anno è approfondire questo tipo di spiegazione! Vi suggerisco di vedere il video e vi invito a scrivere le vostre opinioni.


5 ago 2012

Festival dell'Errore

Pensando e ripensando, cercando e ricercando, mi sono imbattuta nella lettura di un articolo scritto da Elena Dusi su Repubblica (luglio 2010).
Nonostante non sia attuale, l'ho trovato molto interessante e vorrei che anche voi lo leggeste. Può essere una lettura che ci faccia riflettere durante l'estate per poi, affrontare il nuovo corso con nuove idee! Ci risentiamo a settembre!