Persone interessate

15 jun 2012

Esame sì o esame no?

La settimana scorsa abbiamo avuto gli esami nella nostra scuola (un centro privato dedicato all'insegnamento dell'italiano) e vi voglio raccontare quello che è successo con due alunne di uno stesso gruppo.
Una di loro, quando ha visto le correzioni, dopo un primo momento di delusione si è ripresa e ha colto l'occasione per evidenziare quali punti doveva rinforzare, quindi, è uscita contenta nonostante si aspettasse un voto più alto.
L'altra alunna invece, era molto nervosa il giorno della prova e si è bloccata; infatti, il risultato si è visto: molti errori non frequenti in lei e perfino errori di interpretazione delle istruzioni in alcuni esercizi. Quando ha visto l'esame corretto, è rimasta male e, nonostante le mie parole d'incoraggiamento, è uscita delusa e con un cattivo sapore in bocca.

È ovvio che l'attegiamento della prima alunna è stato molto più positivo ricavando un apprendimento da un brutto risultato; ma è anche ovvio che nelle nostre classi ci sono persone che fanno molta fatica ad accettare un risultato negativo.

La mia domanda (e che rivolgo a voi) è la seguente: è necessario e utile l'esame? Non sono molto sicura della risposta. Cosa ne pensate?

3 comentarios:

  1. Io penso che gli essami non sono per niente positivi e neanche servono per mostrare chi ha la conoscenza su una matteria. Come insegnante che sono, io non gli farei. Io, per essempio, ho megliori resultati in situazioni di stress, ma ci sono delle persone che no, e questo non vuol´dire che non sappiano niente o che non abbiano imparato niente. Il lavoro di tutto un anno non si può vedere in qualche pagine, si vede tutto l´anno. Imparare non è soltanto studiare per un essame, forse questa è la raggione per quella il nostro sistema educativo non funziona.

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    1. Infatti, anche a me succede come a te, Vanessa: per me fare un esame suppone una sfida alle mie capacità e mi risulta molto motivante. Ma, come vediamo tutti gli anni, ci sono studenti che di fronte a un esame si bloccano, stanno senza dormire, si innervosiscono e non riescono a dimostrare tutto quel che sanno.
      Purtroppo, non sono riuscita a trovare (ancora!) un'altra formula per valuti gli studenti e che certifichi il loro livello.
      Chissà! Forse bisognerebbe capovolgere tutto il sistema...!
      Che ne pensate? Avete qualche idea? Come fate con i vostri studenti?

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    2. Uf, per noi e molto più diffìcile. Pensa che abbiamo un mínimo di 25 persone per gruppo, se gli essami non essistessero, sarebbe impossibile decidere il loro livello. Inoltre, ogni dei miei studenti ha un livello diverso, forse in un solo gruppo ci sono 5 livelli diversi! Per noi, sono necessari, non soltanto per il numero di gente che abbiano, anche perche sono adolescenti e il senso de la responsabilità non lo conoscono per niente, se non c`é un essame, non studiano.
      Io penso che il problema non sia l´essame, però la forma di studiare. Forse una persona è bravíssima a lezione, ma dopo la lezione devi studiare a casa per fissare quello che hai imparato, dopo è molto piú difficile farlo se non lo hai fatto in tempo, non só se capisci quello che voglio dire, questo fà che, quando devi fare l´essame, hai una grande insecurezza. Sempre ricorderò la prima volta che sono andata a lezione di greco a scuola, l´insegnante era molto essigente e ci ha detto che se volevamo essere i megliori in una lingua dovevamo studiarla e pratticarla tutti i giorni. Da quel momento, sempre ho seguito el suo consiglio e aveva raggione. Per questo, forse sarebbe meglio fare tre essami per corso, cosa ne pensi?

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